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Mixer analogico o digitale? Quali sono le differenze

Banco, mixer e console sono questi i nomi degli strumenti di mixaggio presenti all’interno di uno studio di registrazione e possono essere digitali o analogici.
Un mixer analogico processa il segnale audio in modo differente da un mixer digitale e, d’altro canto, la lavorazione della traccia audio è diversa.

Un mixer digitale riesce a captare il segnale di ingresso e trasformarlo in formato digitale, a rispetto dei modelli analogici precedenti, effettua una conversione della traccia e il segnale in entrata risulta sempre pulito.
Il suono che entra in un mixer digitale viene scomposto per poi essere ricostruito da un processore dsp in bit per bit, ottenendo una copia perfetta del suono originale senza rumore di fondo e distorsioni ambientali.

Un mixer digitale ha dei filtri che non possono variare nel tempo, perché sono legati ad un campionamento specifico.

Mixer Analogico: che cos’è e come funziona

Il mixer analogico è la versione precedente del mixer digitale, tecnologicamente parlando, ed è in grado di trasmettere un unico suono personalizzato e “caldo”. Ogni suono in entrata viene captato dai processi analogici, quali filtraggio, somma e così via.

La melodia del suono risulta più viva, perché non viene ricostruita e il suono nel mixer è originale e intatto.
Un mixer analogico ha un processo non lineare, anche se segue uno schema pre-impostato, è possibile ottenere una sorgente modificata con delle piccole imperfezioni. Questo accade perché i filtri di un analogico non seguono uno specifico campionamento e possono variare.

Negli studi di registrazione moderni, anche in Italia, in molti utilizzano il solid state logic xl desk, ovvero una console analogica rivisitata in chiave moderna, pensata per gli studi di registrazione moderni.

Quando utilizzare un mixer analogico e un mixer digitale

 

Decidere se utilizzare nel proprio studio un mixer analogico o digitale dipende dalla tipologia di suono che si vuole riprodurre che, senza dubbio, è legato all’immagine del cantante/band e al target degli ascoltatori.

Il mixer analogico produce il suono originale e garantisce diverse emozioni grazie alle imperfezioni che si adattano a diversi stili musicali come indie o rock.

Un mixer digitale permette di ottenere un livello musicale più chiaro, cristallino, senza rumori di fondo e distorsioni. Viene utilizzato per i generi dance, house e simili.

Prima di scegliere quale dei due mixer utilizzare si consiglia di capire la tipologia di musica da riprodurre e successivamente pensare al mixer

Vantaggi e svantaggi

Mixer Digitale

  • Non presenta imperfezioni nel suono, questo viene prima frammentato e poi ricostruito secondo processore bit per bit.
  • Il suono è freddo e poco emozionale.
  • Utilizzo facile e non richiede molta esperienza.
  • Resistente

Mixer Analogico

  • Suono con più imperfezioni che regala tante emozioni differenti;
  • Presenta rumori di fondo e distorsioni nelle tracce;
  • Non converte il segnale
  • Potrebbe rompersi facilmente in caso di urti.

Il prezzo di entrambi i mixer sono molto simili e negli studi di registrazione sono spesso accoppiati per produrre e mettere a confronto le diverse tipologie di suono e prestazioni.

Come scegliere un televisore in base alla qualità dell’audio

Tra gli aspetti che è necessario prendere in considerazione per l’acquisto di un televisore c’è di sicuro la qualità audio. I sistemi di codifica audio multicanale, tra cui si ricordano Dolby Digital e Digital Theater System, sono tra i più diffusi e rinomati per supporti come Ultra HD Blu Ray, Blu Ray e DVD. Poter contare su una potenza audio ottimale è indispensabile quando si investe una consistente somma di denaro per un tv LED di ultima generazione; d’altro canto è un peccato ritrovarsi con una televisione smart all’avanguardia dal punto di vista tecnologico ma con un audio che gracchia se il volume è alto.

Come sfruttare al meglio l’audio

Prima di comprare i subwoofer, i soundbar, i soundbase e gli altoparlanti necessari per dare vita a un impianto dolby surround, conviene accertarsi che il televisore sia dotato della tecnologia e delle connessioni indispensabili per far sì che tali dispositivi possano essere sfruttati nel migliore dei modi. Valutare la tecnologia audio di un televisore prima di comprarlo permette di capire se lo stesso è predisposto per una eventuale espansione delle sue qualità acustiche. È fondamentale, inoltre, la compatibilità del televisore con i vari supporti.

Che cos’è il DTS

Con la sigla DTS si fa riferimento al Digital Theater System, un sistema di codifica audio multicanale che in un primo momento era stato sviluppato per le sale cinematografiche. Questo sistema è del tipo audio lossy e presuppone una perdita di informazione causata dalla compressione. Concorrente del Dolby Digital, nel corso del tempo è stato in grado di farsi conoscere e di consolidarsi fino a essere inserito sui Blu Ray, anche se non come sistema esclusivo. Il formato DTS di ultima generazione è il DTS:X, che non richiede particolari configurazioni per i diffusori e non ha bisogno di un numero specifico di canali audio. Il DTS-HD Master Audio, invece, è in grado di gestire fino a un massimo di 8 canali; esso, inoltre, offre la possibilità di aumentare la frequenza di campionamento fino a 96 kHz su 8 canali senza perdita di dati con codifica loseless o fino a 192 kHz su 2 canali.

Yeppon e i televisori di ultima generazione

Esplorando le Offerte TV su Yeppon non sarà difficile imbattersi in modelli di ultima generazione, con sistemi audio all’avanguardia. Questo e-commerce, per altro, è consigliato a tutti i clienti più esigenti, che hanno il desiderio di essere ascoltati e di ricevere suggerimenti: insomma, di essere guidati nel proprio percorso di acquisto.

Il Dolby Digital

Tra le varie proposte che il mercato mette a disposizione ci sono anche quelle marcate Dolby Digital: si tratta di un sistema di codifica audio in grado di operare con 7 canali audio digitali. Un canale extra, inoltre, è destinato alla riproduzione delle frequenze basse. Nel 2005 è stato sviluppato lo standard Dolby TrueHD, pensato per i supporti video Blu Ray. Una delle sue peculiarità più significative consiste nella possibilità di gestire 16 canali audio garantendo una risoluzione massima di 24 bit per 192 kHz.

Che cos’è Dolby Atmos

Per chi vuole il meglio in termini di innovazione audio, la tecnologia più recente proposta dai Dolby Laboratories è Dolby Atmos, realizzata in modo da sfruttare il concetto di oggetti audio. Si tratta di un sistema altamente scalabile, con 64 canali, capace di sfruttare i diffusori in modo ottimale. I primi televisori in grado di supportare tale codifica sono stati i B7, i C7, gli E7, i G7 e i W7 di LG. La serie G7, in particolare, fa riferimento a una soundbar più avanzata con una potenza più alta di 60 W e 4.2 canali.